San Marino non è un Paese membro della Comunità Europea, pertanto ogni esportazione o importazione andrà accompagnata da un modello doganale (T1 o T2). Le spedizioni da e verso l’Italia, con la quale vige un accordo di unione doganale, viaggiano libere e senza particolari procedure doganali. Italia e San Marino usano inoltre lo stesso sistema postale e di corrieri (sia la posta che i maggiori corrieri considerano San Marino al pari di un C.A.P. italiano ai fini della tariffazione delle spedizioni).
Scarica qui la legge N. 50 del 24/03/93-
Regole di importazione della merce
Le merci acquistate da operatori sammarinesi in Paesi esteri, ad esclusione dell’Italia, e destinate a San Marino, devono giungere accompagnate dai documenti doganali di transito comunitario T2 o T2L ed essere presentate immediatamente presso gli spedizionieri autorizzati per l’espletamento delle formalità doganali.
Qualora la merce arrivasse da Paesi non dell’Unione Europea o l’acquisto fosse superiore a 5000 €, il destinatario dovrà ottenere il visto dalla Guardia di Rocca, organo preposto al controllo e al visto delle merci, mediante l’invio di tutta la documentazione accompagnata da un frontespizio riepilogativo. Altresì la merce dovrà restare a dispozione nel territorio per le successive 48 ore per un eventuale verifica e controllo da parte della Guardia di Rocca. -
Regole di esportazione della merce
Le merci destinate all’esportazione verso i Paesi esteri, diversi dall’Italia, devono essere presentate presso gli spedizionieri autorizzati, per l’espletamento delle formalità doganali di uscita.
Lo spedizioniere autorizzato provvederà all’emissione del documento di transito T2 e degli eventuali certificati necessari per il paese di destinazione.
La merce, una volta raggiunta la località di destinazione dovrà essere esibita del destinatario alle autorità doganali competenti, ai fini della regolarizzazione dell’introduzione della stessa.
Trattato di unione doganale
A seguito dell’accordo stipulato con l’Unione Europea, vale anche per San Marino la soppressione dei dazi doganali sugli scambi all’interno della Comunità. Per quanto riguarda le importazioni da Paesi extra-UE, gli importi dei dazi sono gli stessi stabiliti dai Paesi UE.