Chiunque abbia transazioni commerciali con soggetti privati, quindi non operatori economici, è soggeto a due obblighi di legge, rispettivamente da un’imposta complementare sui servizi e dalla certificazione telematica dei ricavi.
Imposta complementare sui servizi
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Le prestazioni di servizi e di lavoro autonomo o assimilate effettuate, anche per il tramite di una stabile organizzazione, nei confronti di soggetti privati non operatori economici residenti o non residenti, sono assoggettate ad un’imposta complementare nella misura del 3% del corrispettivo dovuto.
L’operatore economico che ha effettuato la prestazione deve auto liquidare l’imposta entro il mese successivo al trimestre in cui ha emesso il documento o, in mancanza dello stesso, entro il mese successivo al semestre in cui ha ricevuto il pagamento della prestazione.
Non essendoci imposte dirette sulle prestazioni (quali ad esempio l’IVA) questa imposta è assolutamente tollerabile da parte delle aziende che offrono servizi a privati.
Ribadiamo che il presente obbligo non si applica alla vendita di prodotti fisici ma solo alla fornitura di servizi.
Legge N.194 Art.48 del 22/12/2010
Certificazione telematica dei ricavi
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Tutti gli operatori economici che effettuano cessione di beni e/o prestazione di servizi nei confronti di soggetti privati non operatori economici, devono procedere alla certificazione dei ricavi in via telematica.
Le cessioni devono essere registrate dall’operatore economico al momento del pagamento del corrispettivo mediante l’utilizzo del portale SMaC. Ad ogni registrazione del pagamento deve essere emessa una ricevuta da consegnare al cliente. I pagamenti effettuati in contanti o mezzi considerati equivalenti (assegni bancari non trasferibili, bancomat, carta di credito), vanno registrati immediatamente all’atto del pagamento, mentre i pagamenti con strumenti bancari (assegno bancario non trasferibile, bonifico, ricevuta bancaria, PayPal), devono essere registrati entro 60 giorni dal momento del pagamento del corrispettivo.
Questo adempimento può essere effettuato attraverso un apposito terminale POS, via web o con l’invio (anche automatico) di un file Excel o .CSV all’ufficio preposto.
Decreto Delegato N.176 del 3/11/2014Pur sembrando un’obbligo aggiuntivo ed oneroso in verità la certificazione telematica degli incassi permette di forfettizzare l’intero ricavato mensile proveniente da privati, di automatizzarlo e di avere un’unica registrazione contabile piuttosto che migliaia, ad esempio, di micro-fatture.
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